lunedì, ottobre 10, 2005

Da una canzone

 
 
Ascolto Testa oramai da qualche giorno, quasi con ossessione, di solito succede sempre quando un brano musicale mi piace.
C'e' una canzone che amo particolarmente, non è una canzone d'amore, come affermò lo stesso autore in una intervista, almeno non amore circoscritto al rapporto uomo - donna.
Ascoltarla mi ha 'ispirato' dei pensieri in versi, una riflessione intima e personalissima che non rispecchia il testo della canzone.
Il testo parla di affetto da tenere 'caldo' e desiderio di far compagnia, la mia riflessione parla di abbandono e di quell'oblio che a poco a poco ci rende appartenuti agli altri non piu' appartenenti.


Ascoltando 'Dentro la tasca di un qualunque mattino'...

Chi mi porta nella sua tasca?
chi porto nella mia?
chi mi ricorda?
chi ricordo?
come si ricordano certi volti?
Non più stati, quasi inesistenti
mi passano accanto senza frugare
e silenziosi si perdono, forse
in questo momento io sono altrove
nel piccolo angolo di un cappotto
dimenticato, in un maglione riposto,
nel sorriso di una foto,
nel mondo racchiuso di qualcos'altro
che più non mi appartiene.
Chi mi conserva?
chi mi dimentica?
ogni giorno frugando
in quella piccola tasca che fa spazio
ad altri mondi, adesso,
ad altri orizzonti
che saranno domani
tra i 'cambi' stagionali
qualcosa di 'nostro'
appartenuto ad altri.

Con il calore della mia
mano cerco di capire
disegnando spazio
il vuoto lasciato
per altri da lasciare.

 

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