Croniche discroniche
una poesia dedicata ad una madre, una sorella, un'amica
Potrei aver scritto
senza dirti niente,
un uragano che
sento brillare
una stella che
sento cadere.
Avvicini silenziosa labbra
al mio bicchiere
come il gioco dei riflessi
continui a fidarti
di quel che lascio
a te, a questo mondo
minimo di noi
alle parole rapite
dei fuggiaschi silenzi
schivi di quel pudore
che mi fa impotente
il sorriso dell'oste
ch'al convivio
di cuori accompagna.
Potrei aver scritto
senza dirti niente,
un uragano che
sento brillare
una stella che
sento cadere.
Avvicini silenziosa labbra
al mio bicchiere
come il gioco dei riflessi
continui a fidarti
di quel che lascio
a te, a questo mondo
minimo di noi
alle parole rapite
dei fuggiaschi silenzi
schivi di quel pudore
che mi fa impotente
il sorriso dell'oste
ch'al convivio
di cuori accompagna.
1 Comments:
Ciao Donatella,
ti ho mandato una mail proprio ora ma volevo lasciarti un commento anche qui.....Stasera a Parola di Blogger leggerò questa poesia ed un'altra (Superlativa). La trasmissione va in onda alle 18 ed in replica alle 22 (speriamo che questa volta tu riesca ad ascoltarla!!!!) su www.radioalzozero.net.
Mi auguro ti faccia piacere.
A presto
Adriana
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